PADOVA, OZONO, ANCORA SFORAMENTI
Ora si combinano con quelli del PM10

Anche ieri le concentrazioni di ozono hanno superato il livello di attenzione (180 microgrammi per metro cubo d’aria) quello cioè per cui si comincia a risentire di effetti a breve termine sullo stato di salute.  Siamo al quinto giorno consecutivo, visto che dalla scorsa Domenica l’inquinante non da tregua. Queste le concentrazioni registrate: Domenica 17 giugno 189 microgrammi per metro cubo d’aria, Lunedì 193, martedì 239, mercoledì 193, giovedì circa 200 migrogrammi per metro cubo d’aria.

E “ciliegina sulla torta” ricompare anche il PM10 che giovedì ha superato il limite di legge con 51 microgrammi per metrocubo d’aria (dall’inizio dell’anno siamo a 57 sforamenti contro i 35 permessi dalla legge).

Non si fermano nemmeno gli sforamenti dell’Ozono della soglia per la protezione della salute sul lungo periodo (120 microgrammi per metro cubo d’aria) – siamo a quota 29 contro i 25 giorni consentiti per legge in un anno.

Per Lucio Passi, portavoce di Legambiente Padova “preoccupa poi la compresenza, nello stesso periodo di Ozono e Pm10 (le micropolveri) per le ricadute sulla salute dei cittadini: infatti i due inquinanti sono sinergici ed amplificano l’uno gli effetti dell’altro che si esplicitano in irritazioni alle mucose, infiammazioni dell’apparato respiratorio, diminuzione della capacità polmonare, attacchi d’asma. Senza contare le difficoltà di chi ha problemi cardiovascolari.

“E incomprensibile– conclude Passi,  il silenzio dell’Amministrazione sugli alti  livelli d’inquinamento che colpiscono la nostra città”