PATI metropolitano, quante omissioni

Ill. mo sig. Prefetto dr. E. Sodano

Come potrà facilmente verificare, la nostra Associazione, la cui ragione sociale è già nel nome, si è più volte rivolta in passato all’Ufficio Prefettizio padovano.Lo testimonia la presentazione di una documentazione tecnica sul rischio idraulico nella Provincia di Padova a firma del prof. Luigi D’Alpaos – uno dei nostri Soci Fondatori -ancora dell’agosto 2006. L’allora Prefetto Padoin dr.Paolo la classificò col numero di Prot. 16846/2006 e circa 500 famiglie dell’area Saonara Vigonovo l’hanno utilizzata nel corso degli anni successivi per rientrare nei benefici previsti dal Dlsg 152/2006.

Il nostro rapporto con la Prefettura è poi continuato col Prefetto Michele Lepri Gallerano, il quale fu molto sensibile alle nostre preoccupazioni sul tema idraulico.

L’alluvione dell’autunno scorso ha nostro malgrado provato nei fatti che le nostre ragioni erano fondate e che il completamento del canale idroviario tra Padova e la laguna è indispensabile e indifferibile.

Purtroppo il Piano di Assetto Territoriale Intercomunale (PATI) firmato ieri dagli Amministratori del Comune di Padova assieme ai 17 Sindaci dei Comuni limitrofi e la Provincia, volendo affiancare canale scolmatore e autostrada “camionabile” sullo stesso segmento di terreno – a suo tempoespropriato per fare l’idrovia navigabile, come stabilito dallalegge nazionale 16/2000 – a nostro avviso, non tiene conto a sufficienza: né dei valori tecnici fissati nel documento protocollato in Prefettura, né dei principi sanciti dalla sentenza 293/2010 della Corte Costituzionale, con la quale di fatto non si ammette che per un terreno espropriato per fare l’opera pubblica (A) poi un Ente Pubblico possa, anche pagando una seconda volta l’espropriato, realizzarne un’altra (B).

Per questi due validi motivi ci permettiamo di chiedere il suo intervento e il blocco della procedura avviata dalla firma del PATI.Il danno che la comunità potrebbe subire travalica gli obiettivi politici di qualche sprovveduto amministratore locale.

Siamo certi che Lei saprà far valere non solo il rispetto della legge, ma anche il buon senso pratico.Qualora infatti desse un’occhiata alle sezioni trasversali del canale idroviario, potrà verificare che per contenere almeno 350-400 mc/sec, indispensabili per la nostra sicurezza idraulica, allora il suo alveo va allargato rispetto al sedime attuale. In tal modo non restano che pochissimi metri per la autostrada “camionabile”.

Desidero ricordarle che in quel progetto è previsto che l’autostrada nei suoi 21 km di lunghezza incrociando14 pontigià in esercizio, debba per forza passare ogni volta sotto le spalle degli stessi. Un saliscendi da gimkana per un’autostrada ad una cola corsia per senso di marcia e priva dell’area di emergenza !

Fiducioso in un suo rapido e efficace intervento per fermare uno scempio annunciato, non posso non farLe presente che finora è stato disatteso l’art. 17 della Finanziaria Reg. 2011, che stanzia 200.000 euro per uno studio di fattibilità del canale navigabile.Non pensa anche Lei che andrebbe studiato questo elaborato prima di firmare PATI che non hanno supporto tecnico ?

La ringrazio per l’attenzione prestataci e la saluto distintamente

Carlo Crotti, Presidente ass. Salvaguardia idraulica
del territorio padovano e veneziano