E’ un’ipotesi di lavoro per ridurre il traffico nelle aree metropolitane e delle altre città venete per finanziare il trasporto pubblico
Pagare un pedaggio per l’ingresso in città o, in alternativa, lasciare l’auto al vicino parcheggio scambiatore e prendere un autobus veloce o il metrobus per arrivare alla propria destinazione in 10-15 minuti. Questa è la provocazione di Lucio Passi di Legambiente per ridurre il traffico nell’area metropolitana e per finanziare e rilanciare il trasporto pubblico: "strade meno trafficate e più risorse finanziarie per il trasporto pubblico possono innescare un circuito virtuoso che rende davvero concorrenziale il sistema bus-parcheggi di scambio rispetto all’auto privata. Non ho mai proposto nè di farlo per il solo centro storico, nè di farlo immeditamente, ma chiedo di valutare, con calma e coivolgendo tutta la città, anche questa proposta in vista di provvedimenti strutturali, da prendere nei prossimi anni, per diminuire traffico e inquinamento."
Pagare un pedaggio per l’ingresso in città o, in alternativa, lasciare l’auto al vicino parcheggio scambiatore e prendere un autobus veloce o il metrobus per arrivare alla propria destinazione in 10-15 minuti. Questa è la provocazione di Lucio Passi di Legambiente per ridurre il traffico nell’area metropolitana e per finanziare e rilanciare il trasporto pubblico: "strade meno trafficate e più risorse finanziarie per il trasporto pubblico possono innescare un circuito virtuoso che rende davvero concorrenziale il sistema bus-parcheggi di scambio rispetto all’auto privata. Non ho mai proposto nè di farlo per il solo centro storico, nè di farlo immeditamente, ma chiedo di valutare, con calma e coivolgendo tutta la città, anche questa proposta in vista di provvedimenti strutturali, da prendere nei prossimi anni, per diminuire traffico e inquinamento."
Il modello è il “congestion charge” di Ken Livingstone, il sindaco laburista di Londra che oltre un anno fa lanciò l’esperimento del ticket per l’ingresso in città, con risultati importanti come la stabile riduzione del traffico urbano, il trasporto pubblico più veloce ed efficiente collegato a parcheggi scambiatori, nuove risorse economiche ricavate dall’introduzione del ticket per il finanziamento e il miglioramento della qualità del trasporto pubblico.
A Londra come a Oslo e a Singapore le esperienze si sono già consolidate, mentre Stoccolma ci sta provando e Parigi ci sta pensando, in Italia città come Venezia, Milano e Genova non hanno avuto ancora il coraggio di partire. L’esperienza di Londra è particolarmente significativa: per entrare in automobile in un un’area di 21 chilometri quadrati, fra le ore 7.00 e le 18.30, il pedaggio costa cinque sterline, circa 7.2 euro, ed è perciò disincentivante per l’uso del mezzo privato. Esistono esenzioni e sconti per auto ecologiche, disabili, ambulanze, moto, ciclomotori, mentre i residenti hanno una riduzione del 90%. A oltre un anno di distanza dall’inizio dell’esperienza, secondo l’agenzia dei trasporti londinesi, la Transport for London, il traffico è calato del 30% all’interno della zona a pagamento, mentre ogni giorno vengono effettuati oltre 80.000 pagamenti, per un totale di oltre 400.000 sterline (circa 580.000 euro). Inoltre c’è stata la fluidificazoine dei flussi del traffico, l’aumento della velocità commerciale degli autobus, l’aumento del 30% dell’uso della bicicletta, la diminuzione dei consumi di carburante con conseguente miglioramento delle condizioni dell’aria.
"Visto che rischiamo di andare a targhe alterne per i prossimi inverni, perchè non valutare, con calma, senza forzature e coinvolgendo nel dibattito tutta la città, la possibilità di adattare “congestion charge” londinese alle realtà padovana e veneta? Se ci fosse la volontà politica e i finanziamenti in poco più di un anno si potrebbero installare nuove porte telematiche lungo le principali strade e contemporaneamente realizzare i parcheggi scambiatori e i bus-navetta puntando a una forte riduzione dell’uso dell’automobile, e portando nuove risorse finanziarie a favore di Aps mobilità: basterebbe che il pedaggio di ingresso costasse all’automobilista di più del biglietto unico bus-parcheggio" conclude Passi.