Conto alla rovescia verso il Consiglio Comunale del 26 ottobre che voterà su come regolamentare il cosiddetto Piano casa a Padova. La Bozza presentata mercoledì in commissione urbanistica desta grande preoccupazione tra gli ambientalisti per non aver sottoposto ad adeguata tutela aree delicate ed importanti come ad esempio via Anelli o i cunei verdi. Legambiente si appella a tutti i consiglieri comunali, ed in particolare a coloro che hanno sottoscritto il Patto per l’Ambiente, affinché emendino il testo uscito dalla commissione.
”Nei mesi che hanno preceduto la stesura di questa bozza – spiega Sandro Ginestri, coordinatore Legambiente Padova – avevamo avanzato la richiesta di interventi importanti da parte del Comune, facendo riferimento ad esempio al "Diritto al Sole"(ossia che un edifico non possa venire rialzato qualora tolga luce ai vicini, impedendo anche l’installazione di pannelli solari), adottato nella legislazione Californiana. Ci troviamo di fronte oggi ad un documento che non tutela nemmeno aree come i cunei verdi.
Aumenti di cubatura saranno possibili infatti nei cunei verdi come l’Iris o il Basso Isonzo, già pesantemente gravati di recente con la variante cosiddetta perequativa. Manca qui un limite che individui l’area omogenea del cuneo verde e lo salvaguardi da ulteriori aumenti di cubatura. Possibili aumenti per oltre 10mila metri cubi anche in zone delicate come ad esempio in via Anelli. Come può nuovo cemento essere la cura per la vivibilità di quella zona ampiamente degradata e non piuttosto una nuova opportunità per chi lì ha già ampiamente speculato?
Chiediamo al Consiglio Comunale – conclude Ginestri – di approvare posizioni più decise e attente sull’applicazione di una legge che altrimenti può comportare un’incontrollata colata di cemento sulla città.