Quest’estate, come del resto le ultime stagioni, si è consolidata la percezione che ormai siamo decisamente dentro i mutamenti climatici causati dall’effetto serra. Tema che rilancia la necessità di convertire il nostro modello produttivo e gli stili di vita all’uso dell’energie rinnovabili e al risparmio energetico e di materie prime, incentivando ancor più riuso, raccolta differenziata e riciclo. Il 30 settembre, Sabato pomeriggio, alla festa di Puliamo il mondo in Prato della Valle ne daremo ampia dimostrazione.
Vogliamo però, per chi era in vacanza, riportare alla vostra attenzione alcuni avvenimenti verificatisi tra luglio e agosto. Tra questi una nuova preoccupante ricerca che dimostra come i superamenti del limite dell’ozono a Padova siano triplicati in tre anni, ricerca che riportiamo nella sezione ambiente.
E poi lo stato di vergognoso degrado in cui versano le stature in Prato della Valle, danneggiate dall’inquinamento atmosferico e dall’incuria (Cemento che ride). Su questo Legambiente e Amissi del Piovego stanno costituendo una commissione d’inchiesta.
“Un primo intervento per diminuire il carico di inquinamento e la pressione automobilistica su Prato della Valle, la cui prova tangibile sono le 36 statue gravemente danneggiate, è l‘eliminazione totale del parcheggio per i bus turistici che da anni arrivano e sostano in Foro Boario”. A sostenerlo è Andrea Nicolello, Vice Presidente di Legambiente Padova
“E’ lo stesso architetto Crotti – continua Nicolello – a dichiarare nella sua relazione progettuale che in Prato della Valle "viene aumentata l’offerta di trasporto pubblico e la qualità degli spazi di relazione per i movimenti pedonali e in bicicletta". Di conseguenza è possibile eliminare l’attuale terminal dei bus turistici, prevedendolo ad esempio esclussivamente al parcheggio sud del tram.
Purtroppo nel progetto di Crotti è confermata la realizzazione di un terminal di dimensioni notevoli anche se leggermente ridimensionato rispetto all’attuale (sono 30 i posti previsti rispetto i 36 attuali). Ma continuare a far arrivare i bus turistici in centro storico non aiuta a risolvere i problemi dell’inquinamento, quando ben sappiamo che molti di queste corriere sono modelli euro 0. Posizionare al parcheggio scambiatore del capolinea sud del tram alla Guizza il terminal dei bus turistici è invece una possibilità da cogliere.
Sul tram i turisti anziani e le persone diversamente abili non incontrano barriere architettoniche che invece rendono loro impossibile l’utilizzo dei pollicini o navette. Quindi che il tram diventi il mezzo moderno di ingresso al centro per i turisti dei viaggi organizzati e dei pellegrini non solo è un biglietto da visita moderno di una città che scommette sulla mobilità sostenibile, ma è anche un modo per garantire l’accessibilità ai disabili altrimenti negata”.
Donatella Gasperi