Dal 1 gennaio 2016 Padova ha registrato 25 giorni di superamento del limite di legge di 50 microgrammi per metro cubo d’aria. Ne mancano dieci per raggiungere il limite di 35 giorni in un anno che è la soglia di legge.
“Più dello stesso periodo del 2015 che registrò 24 giorni – commenta Lucio Passi, Portavoce di Legambiente Padova- più del 2014 che ne contò solo 12, del 2013 che ne totalizzò 19, del 2012 con 24, del 2011 con 22 (dati registrati alla centralina Mandria che fa testo per la media della città).
La differenza con gennaio 2015 può sembrare minima ma si approfondisce analizzando i dati. Nello stesso periodo del 2015 si registrarono sforamenti superiori ai 100 microgrammi solo in 4 giorni mentre nel 2016 ne contiamo 11, di cui 8 superiori ai 150 microgrammi.
Dal 19 gennaio al 4 febbraio il Pm10 non è mai sceso sotto il limite di legge – rileva Passi- una striscia negativa di 17 giorni consecutivi, striscia che si aggrava dal 24 gennaio con 8 superamenti consecutivi tre volte i limite di legge: 19 gennaio 73; 20, 83; 21, 94; 22, 79, 23 105, 24 gennaio,151 microgrammi; 25, 181; 26 190; 27, 187; 28, 157; 29, 175; 30, 174; 31, 167; 1 febbraio 86, 2, 106; 3, 64. Dopo una breve pausa le cose, stando alle previsioni ARPAV si rimetteranno al peggio con il ritorno di condizioni di stabilità meteorologica che determinerà un maggiore accumulo di polveri sottili.
“A Roma Domenica scorsa è stata giornata di stop alle auto, e la prossima toccherà a Napoli. E a Padova? A Padova – rincara Passi – del cosiddetto blocco dei veicoli Euro 0 e Euro 1 (benzina e diesel) e Euro 2 diesel, nessuno si accorge (soprattutto lo smog) e nel contempo l’Amministrazione è assolutamente restia a parlare di provvedimenti strutturali. Eppure le proposte d parte di Legambiente non sono mancate. Ad esempio rilanciare il TPL con i 6 milioni di euro annui provenienti dalle multe degli autovelox in tangenziale: con quella cifra si pagherebbero circa due milioni di chilometri di corse in più, con una crescita del servizio del 33%.
Va poi aperto in città un serio dibattito sulla possibilità di creare un sistema di controllo del traffico e di road pricing a Padova, che preveda un biglietto di accesso all’interno dell’area delimitata dalle tangenziali.
In parallelo andrebbe creato un portale per il Car pooling locale (condivisione dell’auto da parte di più persone che fanno un identico tragitto, ad esempio casa lavoro) sulla falsariga di Bla Bla Car.”