Ponterotto e la difesa della speculazione

Sono trascorsi vent’anni da quando per la prima volta arrivai in questo quartiere: era immerso nel verde, poche case di due piani e un vecchio caseggiato da ristrutturare. In pochi anni viene lottizzato, partono le prime edificazioni, case, condomini e il quartiere ha ancora il suo verde e i suoi parcheggi.
Purtroppo a qualcuno questo non piace: troppo verde e il verde potrebbe far male alla salute! Così si decide di degradare la zona approvando il famigerato PIRU, prima dalla giunta Destro 2003, poi dalla giunta Zanonato 2004.
Si vogliono costruire ancora 15.000 metri cubi di cemento privandolo del verde, dei parcheggi e di un tanto desiderato parco per i bambini. In attesa della sentenza del T.A.R. per il ricorso presentato da 60 famiglie, si cominciano i lavori e viene portato a termine il primo casermone alto 13 metri per 60 di lunghezza e largo 16 metri. Comincia così il “vero” degrado!
All’indomani della sentenza del T.A.R. che ha accolto il nostro ricorso, bloccando i lavori nei cantieri, è ormai evidente che nel nostro quartiere si concentra tutta l’insensibilità e, peggio ancora, logiche speculative di varie amministrazioni, di colore diverso, tutte incapaci comunque di costruire quartieri a misura d’uomo.
Martedì 19/06/07 il consigliere dei verdi Aurora D’Agostino ha chiesto, all’amministrazione Zanonato di accettare la sentenza del T.A.R. e non ricorrere al Consiglio Di Stato.
L’Assessore Mariani risponde che, il T.A.R. ha male interpretato il PIRU, e quindi ricorreranno al C.D.S.

Maria Luisa Gottardo, Comitato Ponterotto