Pontevigodarzere, il Comune faccia la sua parte

È opportuno fare un aggiornamento sui Piani di Lottizzazione previsti all’interno delle aree Pilli ed Idrotermici a Pontevigodarzere. Dopo una serie di incontri, tenuti in sedi diverse, che ha visto di volta in volta coinvolti i progettisti, i rappresentanti della circoscrizione e Legambiente, è stato affidato all’arch. Paolo Sartori il compito di stendere un piano guida, che coordini la progettazione all’interno dei singoli comparti, secondo un disegno unitario che possa, eventualmente, coinvolgere anche il contiguo comparto Morandi.
Data per accettata l’idea di ricucire il territorio, interrompendo il traffico di attraversamento lungo via Pontevigodarzere, in corrispondenza del fronte di affaccio dei due comparti posti a cavaliere della via, il problema da risolvere è quello di trovare un elemento ordinatore della nuova edificazione. L’ipotesi su cui si sta lavorando è quella di individuare un asse trasversale, est-ovest, completamente permeabile e servito da percorsi ciclo pedonali, dove organizzare gli spazi ed i servizi pubblici (giardini, piazze, centro civico).
Affinché le lottizzazioni non siano percepite come la solita colata di cemento, si è convenuto che è necessario dare la massima rilevanza all’aspetto pubblico dell’intervento. Deve essere immediatamente apprezzabile, cioè, qual’è il vantaggio per la collettività, che giustifica la realizzazione di una volumetria decisamente importante. Si ha ragione di credere che tale vantaggio possa essere apprezzato qualora l’intervento preveda la creazione di un luogo centrale di alta qualità, dotato di ampie aree verdi e pedonali, e di tutti quei servizi e spazi pubblici e di pubblico interesse in grado di promuovere l’aggregazione sociale e la vita di relazione dell’intero rione di Pontevigodarzere.
Un altro aspetto che deve trovare una soluzione, affinché il progetto sia visto con interesse dai residenti, è quello di un adeguamento della viabilità, che renda sostenibile l’intervento, a fronte di un previsto incremento di circa 1300 nuovi abitanti. La conferma del tracciato del tram lungo via Fornace Morandi, complica le cose, in quanto rende impraticabile l’ipotesi di realizzare lungo questa via una circonvallazione, che utilizzi il sottopasso di via Verrocchio e proseguendo a fianco della ferrovia scavalchi il fiume su di un nuovo ponte, da concertare con le ferrovie dello stato, liberando dal traffico di attraversamento l’intero asse di via Pontevigodarzere. Persa questa possibilità, va trovata una soluzione alternativa, che dovrà essere garantita nella tempistica prima dell’approvazione dei piani di lottizzazione. Questo compito spetta all’amministrazione comunale, in quanto i lottizzanti non possono intervenire al di fuori del perimetro che è stato approvato di rece nte. Tutte le ipotesi allo studio, quale quella di realizzare la circonvallazione lungo la ferrovia, raccordandola con l’arco di Giano, vanno rese pubbliche al fine di permettere il necessario dibattito. In mancanza di una soluzione condivisa, difficilmente l’intervento otterrà il consenso da parte dei cittadini, e a poco serviranno i pur lodevoli suggerimenti dell’arch. Sartori di limitare i parcheggi al minimo indispensabile e di prevedere un servizio di auto in multiproprietà, al fine di ridurre il numero di veicoli presenti sul territorio.
Un ulteriore elemento di indeterminatezza che va sciolto, senza ripensamenti, è quello della prosecuzione della linea del tram fino a Cadoneghe. Una risposta definitiva consentirà di progettare al meglio le nuove vie di lottizzazione e gli adeguamenti della viabilità di cornice, partendo dal presupposto che via Pontevigodarzere sarà una via di quartiere (e non di interquartiere come previsto dal PUT), dedicata prevalentemente al servizio pubblico garantito dal tram.
Qualora il comune non dovesse dare in tempi ragionevoli queste risposte, i piani di lottizzazione non potranno dare quelle garanzie di sostenibilità che sono necessarie affinché il percorso partecipativo, da attivare dopo la redazione del piano guida, possa avere buone probabilità di successo.

Lorenzo Cabrelle, Legambiente Padova