PRà E PIAZZA RABIN, IL CONSIGLIO COMUNALE RIDISCUTA L’INTERA MATERIA. Ecco come uscire dalla convenzione

E’ stata rimandata al Consiglio Comunale di domani (lunedì 20) la mozione, presentata dal Carroccio, che chiede di riportare in Consiglio il tema degli interventi riguardanti l’area di Prato della Valle e il parcheggio interrato sotto Piazza Rabin.

Come è noto Legambiente, da sempre contraria al park, ha invitato tutti i consiglieri comunali, indipendentemente da chi propone la mozione, a votare a favore, soprattutto coloro che hanno già espresso pubblicamente il loro dissenso.

“Infatti è doveroso – spiega Lucio Passi, portavoce di Legambiente Padova – che dopo le polemiche e le novità emerse in questi mesi il Consiglio affronti la materia. I soliti “bene informati” – continua Passi – ci dicono che il Consiglio respingerà la mozione perché la convenzione con i privati non può essere messa in discussione, altrimenti l’amministrazione pagherebbe una penale di circa due milioni di euro.”  

“Ma le cose stanno altrimenti – spiega Lorenzo Cabrelle del Direttivo di Legambiente, in quanto anche il concessionario ha buone ragioni per riconsiderare il progetto. Oltre al rischio rappresentato dal parere negativo della Soprintendenza ai Beni Culturali, esiste, infatti, anche quello legato al parere della Soprintendenza Archeologica che, nel caso di ritrovamento di reperti importanti, potrebbe perfino decretare l’inedificabilità dell’area. Un nuovo accordo con il privato, che salvi l’integrità dell’area monumentale senza danno economico per il comune e tuteli la società concessionaria, è comunque possibile. Il comune – conclude Cabrelle – potrebbe, ad esempio, confermare il recupero del Frontone dell’ex Foro Boario, che in realtà versa in un evidente stato di degrado, ed affidare, come indennizzo per la non realizzazione del park interrato, la gestione alla società di un immobile o di un servizio pubblico (soluzione prevista dalla convenzione). Ovviamente il recupero del Frontone dovrebbe avvenire nel pieno rispetto del parere della Soprintendenza.  Infine l’appello di Legambiente: il Comune rinunci al parcheggio interrato, che rappresenta un vero vulnus per l’area monumentale del Prato della Valle. Quest’opera, infatti, condannerà l’intera area al traffico di attraversamento per tutta la durata della concessione, che si stima in più di 50 anni, renderà impossibile la riapertura del canale Alicorno e la ricucitura dell’ex Foro Boario con il complesso di Santa Giustina, segregando così la Basilica rispetto al Prà, deturperà, infine, l’area monumentale in quanto i parcheggi interrati hanno sempre danneggiato pesantemente, e mai nobilitato, i siti che li hanno ospitati.