L’amministrazione comunale padovana ripropone l’ennesimo progetto di riqualificazione del Prà, anche questa volta targato Crotti. Una evoluzione negativa del precedente, presentato l’anno scorso e sonoramente già bocciato dalle associazioni Legambiente e Amissi del Piovego.
Legambiente e Amissi del Piovego esprimono la propria delusione – e contrarietà – per l’impostazione del progetto Crotti 2 discusso, per quanto riguarda la perimetrazione dell’intervento, nell’ultima riunione della commissione urbanistica comunale, che non tiene assolutamente conto delle osservazioni fatte e delle proposte.
Prato della Valle soffre l’inquinamento provocato dal traffico, generato sia dall’essere arteria di attraversamento automobilistico privato che attrattore stesso di traffico a causa del parking di superficie in Piazzale Rabin. Il degrado delle 78 statue del Prà, della canaletta, dei doccioni, ponti, piramidi, lo dimostra, essendo provata la causa, ossia la presenza in eccesso di biossido di azoto, anidride carbonica e anidiride solforosa che accellera i fenomeni di erosione-corrosione della pietra.
Crotti insiste invece col park interrato, nonostante a tutti oggi, e ancor più nel futuro, il tram, il potenziamento dei parcheggi-scambiatore lungo le tangenziali e l’aumento di corse di autobus garantiscanono un’accessibilità ecocompatibile alla zona, e in contraddizione con la politica di Zanonato, fin dal 2004, di non realizzazione entro le mura (deliberazione di Consiglio Comunale n. 99 del 7 luglio 2004: "Approvazione degli indirizzi generali di governo").
Per Amissi del Piovego e Legambiente è invece prioritario:
1) il restauro o la sostituzione delle 78 statue del Prà continuamente esposte a rischio degrado causa inquinamento da traffico, oltre ad interventi su altri manufatti, compresa una ripavimentazione e arredo urbano complessivo;
2) la rinuncia al progetto di park interrato, provvedendo invece all’eliminazione del posteggio delle 20 corriere per turisti, da attestare alla Guizza o a Pontevigodarzere, capolinea del tram;
3) recupero dell’edificio dell’ex Foro Boario e le sue preziosissime terrazze a libero accesso per consentire una splendida visione dall’alto della piazza, punto di osservazione esclusivo a 360 gradi, da un lato e l’altro delle terrazze, capace di generare ulteriore apprezzamento di cittadini e turisti;
4 dedicare i locali al momento adibiti a magazzino, tipografia e uffici comunali insiti nell’edificio dell’ex Foro Boario ad attività culturali e ricreative, in particolare la pratica musicale per i giovani, inserendo anche una libreria e un punto di ristorazione;
5 riapertura integrale del tratto di canale Alicorno tombinato negli anni ’50, non simulata come nel progetto Crotti, per ricreare la passeggiata mura-Prato prevista nel progetto del Memmo, anche con attività di noleggio imbarcazioni a remi;
6 valorizzazione dello stadio Appiani con l’abbattimento delle orrende gradinate edificate in cemento in tempi recenti, non originarie, e la trasformazione in stadio stile inglese-anni 30 con campo verde visibile all’esterno, che assicura un colpo d’occhio ecocompatibile, ricollegabile alle proposte di anello verde lungo le mura e central park (parco centrale) nel piazzale Rabin;
7) acquisizione o permuta della caserma Salomone, abbattendo il muro di cinta che corre lungo Via 58° Fanteria e recuperando ad uso commerciale-turistico gli edifici militari e l’area di proprietà del comune all’angolo con Via Marghera.
Legambiente Padova
Via Monte Sabotino, 28 – 35141 Padova
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Amissi del Piovego
Casetta dell’Acqua – 137, via San Massimo – 35129 Padova
Presidente: Maurizio Ulliana – cell. 3487077807 – fax 1782232330
Presidente Onorario: Prof. Elio Franzin telefono e fax 0498722256