Grazie anche alle centinaia di firme apportate dai lettori di Ecopolis, la petizione del sito www.pesticidewatch.eu ha raggiunto il suo scopo di sensibilizzare i parlamentari europei sul tema dei pesticidi: il Parlamento europeo infatti, qualche settimana fa, con un voto molto trasversale ha approvato in prima lettura il testo del nuovo regolamento europeo per l’introduzione e la commercializzazione dei pesticidi in Europa, mantenendo una serie di principi garantisti.
Un po’ meno bene è andata invece con la direttiva quadro sui pesticidi, dove comunque rimangono aperti grandi temi come lo spray aereo (si potrà o non si potrà spruzzare pesticidi dall’aereo, come fanno nei film americani? Legambiente chiede che sia proibito..), il divieto di uso di pesticidi nei pressi dei centri abitati, e il divieto assoluto di impiego dei pesticidi nei parchi giochi, campi sportivi, e in generale nelle aree usate stabilmente dai bambini…
Per ultimo, ancora in discussione è il tema degli obiettivi di riduzione obbligatori: sarà l’Europa a introdurre nella direttiva degli obblighi di riduzione dei pesticidi o lasceremo il tema alla volontà dei singoli stati? Se guardiamo all’esperienza danese il dubbio non dovremmo neanche averlo: grazie agli impegni presi nel loro piano d’azione nazionale sui pesticidi in 20 anni hanno diminuito del 50% l’uso di questi.
La parola ora spetta al consiglio dei ministri agricoli che si riunirà a breve e che cercherà, con ogni probabilità, di limare le misure più garantiste del testo del Parlamento per mediare con gli interessi delle industrie chimiche. Staremo a vedere…ma sempre pronti a farci sentire.
Anche la raccolta di firme per il referendum propositivo per un’agricoltura di qualità priva di Ogm www.liberidaogm.it ha raggiunto gli obiettivi previsti: raggiunti i tre milioni di firme, si attende ora una pronuncia chiara del governo italiano sul tema ogm: dopo che il presidente francese Sarkozy, che nell’ambizioso documento finale della Grenelle dell’Environnement (link: http://www.legrenelle-environnement.fr/grenelle-environnement/IMG/pdf/Fiche_6.pdf) -una sorta di stati generali dell’ambiente che ha voluto tenere in Francia quest’autunno– ha promesso di chiedere ed ottenere dalla UE una moratoria sulla coltivazione degli Ogm per scopi commerciali nel territorio francese, la possibilità che nella Ue si rafforzi la linea del no ag li ogm si fa più concreta.
Lo stesso ministro dell’Ambiente Pecoraro Scanio, intervenendo al congresso nazionale di Legambiente, ha sottolineato che se la Polonia decide che alcune parti di quella che è sostanzialmente la Costituzione europea per lei non valgono…non si capisce perché un paese come l’Italia non possa permettersi di eccepire rispetto alla politica sugli ogm, in nome del principio di precauzione..
Davide Sabbadin – Legambiente Agricoltura