Contro la realizzazione del progetto della nuova Pediatria, prevista all’interno dell’area ospedaliera di via Giustiniani, hanno preso posizione l’Ordine degli Architetti di Padova e una quindicina di associazioni ambientaliste e culturali, tra cui Legambiente. “Non si vuole certo stoppare la realizzazione del nuovo ospedale Pediatrico – sottolinea Lorenzo Cabrelle del Direttivo di Legambiente Padova – “ma modificare l’attuale progetto che è sicuramente troppo invasivo nei confronti del delicato ambito territoriale in cui insistono le mura cinquecentesche ed in cui dovrebbe essere prevista la continuità del Parco delle Mura e della Acque.
La correttezza di questa posizione è stata indirettamente riconosciuta dalla Commissione regionale VAS (Valutazione Ambientale Strategica), che ha di recente dato parere favorevole al progetto dei due Poli ospedalieri di Padova Est e del Giustinianeo, prescrivendo per quest’ultimo, in ottemperanza delle condizioni poste dal Soprintendente ai Beni Culturali ed al Paesaggio, una attenta e dettagliata progettazione d’insieme, che tuteli e valorizzi il sistema bastionato cinquecentesco.
Il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera, Luciano Flor, continua però nell’iter di approvazione del progetto, che troverà la sua conclusione nella Conferenza dei Servizi decisoria dell’Accordo di Programma per la realizzazione dei due Poli ospedalieri. In questa sede si rischia che venga approvata una Variante al Piano Regolatore di Padova che cambia la destinazione urbanistica dell’area di via Giustiniani e ne elimina tutte le vigenti norme di tutela del sistema delle mura. Variante che, secondo Legambiente, non ottempera al citato parere della Commissione VAS, creando un vulnus alla percezione della cortina muraria e ad una adeguata realizzazione del Parco delle Mura e delle Acque.
Legambiente, invece, ritiene che la salute dei bambini e la tutela e valorizzazione dei beni monumentali della città siano due valori possano essere assicurati senza ledersi l’un l’altro, trovando per Pediatria la migliore soluzione progettuale e localizzativa. A tal fine, l’Accordo di Programma tra Regione, Comune e Azienda ospedaliera dovrebbe modificare la prevista, pericolosissima, variante al Piano regolatore, che trasformerebbe l’area del Giustinianeo da zona A, quella che, come da Piano regolatore, riguarda tutto il centro storico, e che prevede le massime tutele urbanistiche e di conservazione, a zona F, l’area con la tutele minori (dove in pratica si può fare tutto), cosa ovviamente incompatibile con la salvaguardia delle Mura in continuità col parco delle Mura e della Acque. Per farla breve: la variante prevista dall’Accordo di Programma dovrebbe essere modificata per mantenere le norme di tutela del sistema bastionato.
Successivamente, in coerenza con le suddette norme, serve apportate le necessarie modifiche al progetto della nuovo ospedale pediatrico affinché non crei alcun danno all’immagine della città storica e alla percezione delle mura, consentendo la massima estensione del relativo Parco.
Perciò Legambiente – conclude Cabrelle – in quanto associazione portatrice di interessi collettivi, dopo aver presentato le osservazioni alla Variante urbanistica allegata all’Accordo di Programma, ha chiesto di partecipare alla Conferenza dei Servizi decisoria, per difendere il corretto approccio urbanistico e ambientale alla trasformazione del delicato ambito in cui insiste l’ospedale cittadino”.