Riapertura del naviglio: la Bella Padova, Città d’Acque, cosa pensa di fare?

Il tema della riapertura del tratto del Naviglio Interno tombinato, a monte della Conca di navigazione delle Porte Contarine, lungo Via Matteotti e Largo Europa, è stato oggetto di un incontro con l’ing. Rovini, direttore di APS Holding spa, ancora nell’agosto dello scorso anno.

Perchè lo stombinamento del Naviglio Interno, proposto dagli Amissi del Piovego e da Legambiente, riguardi l’APS Holding spa è presto detto.

Nel “Programma triennale 2010/2012 ed elenco annuale lavori pubblici” approvato dal Consiglio comunale il 13 aprile 2010, è inserito il progetto per un “Parcheggio interrato Largo Europa/via Matteotti n. 245 posti” per 10,5 milioni di euro, da realizzarsi con la formula del project financing. Per tale intervento è stato predisposto un piano di fattibilità, che gli Amissi del Piovego hanno acquisito, ancorché fosse stato secretato. L’ing. Rovini ha precisato che APS Holding è il braccio tecnico operativo delle decisioni politiche del Comune.

I soldi per la realizzazione o del Parcheggio o dello scombinamento del Naviglio Interno, come sempre, sono un problema secondario: in politica, se c’è la volontà, si trovano.

E’ opportuno precisare che stombinare il Naviglio per rimettere in funzione la conca di navigazione ha certamente i suoi costi, che al momento non hanno copertura finanziaria. Il reperimento dei fondi va promosso con una azione complessa e continua presso i centri decisionali: regione, provincia, comune, camera di commercio, enti delle categorie imprenditoriali, associazioni. La leva per sviluppare il consenso è quella culturale, collegata ai vantaggi che ne derivano da un punto di vista economico e di qualità della vita.

Il rendering, realizzato da Vera Piovesan (clicca qui per vederlo), consente di immaginare come si può trasformare l’area Via Matteotti – Largo Europa. Simbolicamente l’ipotetica vista dal punto di osservazione di Baessato (vedi la quarta immagine) è l’icona della trasformazione che vogliamo.

Il nostro studio di fattibilità per la riapertura del Naviglio interno, realizzato dagli ingegneri Pasquale Minuto e Davide Voltan, depositato in comune, prevede la coesistenza con la mobilità su gomma. Le dimensioni stradali sono sufficienti.

Per quanto riguarda il parcheggio, rimangono accessibili quelli interrati già esistenti. Per gli altri posti auto in superficie, è un problema di mentalità. Per esempio, il parcheggio di via Fra’ Paolo Sarpi dista meno di 400 metri da Baessato. Ma non viene utilizzato come potrebbe.

Si tratta quindi, e questa è la nostra proposta, di attivare la logica del Sistema Parcheggi.

Non tutti l’accetteranno all’inizio. Ma ora chi rinuncerebbe alla zona pedonale del liston?

Chi rifiuterebbe, realizzato il porto fluviale, di imbarcarsi o di sbarcare in Largo Europa, avendo a due passi l’area pedonale di via San Fermo e delle piazze?

Acqua e auto non sono incompatibili. Basta sviluppare una sana politica urbanistica. La scelta se fare il parking interrato o riaprire il Naviglio interno dipende in primis dai politici, in particolare dagli “opinion leaders” (così chiamati dall’Ing. Rovini).

Ma dipende anche dalla partecipazione e condivisione dei cittadini e dalla loro volontà di preservare oltre 3.000 anni di storia di Padova, che il paleoalveo del Naviglio Interrato rappresenta, contro una ipotesi di cancellazione definitiva. I Padovani ricordino che il Naviglio altro non è che il Medoacus, che scorreva sotto i Ponti Romani del 50 a.C., Ponte Altinate e Ponte S. Lorenzo.

Amsterdam ha ricevuto la tutela dell’Unesco per il patrimonio dei suoi canali.

E la Bella Padova, Città d’Acque, cosa pensa di fare?

Per tutto questo diciamo:

alla rimessa in funzione della conca di navigazione delle Porte Contarine, il monumento idraulico più insigne di Padova;

alla riapertura del tratto di Naviglio interno lungo Via Matteotti-Largo Europa;

alla realizzazione del porto fluviale turistico-ricreativo in centro città, a ridosso della zona pedonale e delle piazze.

Maurizio Ulliana – Presidente Amissi del Piovego