RICONOSCIUTO AREE A RISCHIO IDREGEOLOGICO
Comune usi i vincoli del PAI per rivedere la politica urbanistica

Il recente Piano di assetto idrogeologico (Pai) redatto dalle Autorità di Bacino, che indica come a rischio idregeologico molti quartieri di Padova (Salboro, zona industriale, Isola di Terranegra, Forcellini, San Gregorio, la Mandria, zona Palestro,  Chiesanuova, una parte dell’Arcella) stabiliscono di fatto quanto Legambiente aveva chiesto da tempo: una moratoria edilizia nelle zone a rischio. Proposta avanzata da Legambiente già dopo gli allagamenti del maggio 2010 – dichiara Lucio Passi, portavoce di Legambiente Padova. Infatti – continua –  le zone di attenzione del Pai stabiliscono precisi vincoli per l’urbanistica bloccando i progetti edilizi fino a che le aree non siano messe in sicurezza.

Legambiente conclude chiedendo all’Amministrazione comunale di cogliere quest’occasione per diminuire l’ipertrofica possibilità edificatoria concessa ai privati (oltre quattro milioni e mezzo di metri cubi), come ad esempio ha fatto il Comune di Udine, tagliano un milione di metri cubi. A chi possa servire questa volumetria non si capisce, visto in città ci sono già più di 7000 case che non riescono ad essere vendute. Si punti alla riqualificazione, anche in chiave di risparmio energetico degli edifici, piuttosto che a cementificare ancora il territorio.