Ricordando Antonio Cederna

Ciao Lironi, venerdi 15, alle 18.30, alla libreria Draghi di Padova, Mauro Baioni ed io presenteremo il libro "Mussolini urbanista" di Antonio Cederna, della nuova casa editrice veneziana Corte del fontego.
Vorrei chiedermi: "Che cosa avrebbe scritto oggi Cederna a proposito di Padova?". Naturalmente l’argomento che sceglierò sarà quello che conosci, la distruzione dei cunei verdi del Piano Piccinato mediante l’inutile perequazione, e darò tutti i numeri che mi avete dato Cederna era fissato con i numeri, ne chiedeva sempre ai suoi corrispondenti.
Edoardo Salzano

Ho conosciuto Cederna nel 1985 in occasione di un convegno e di una mostra organizzati dal Comune di Padova su "Ambiente e paesaggio urbano a Padova – Una ricerca sul territorio periurbano" di Giovanni Abrami e altri, commissionato dal Comune di Padova assessorato all’Urbanistica.
Venne allora illustrata una importante ricerca commissionata dall’assessorato all’Urbanistica sulle caratteristiche morfologiche e paesaggistiche del territorio agricolo ancora presente ai margini della città di Padova e nei famosi "cunei verdi", e vennero definiti gli indirizzi strategici per la loro tutela e valorizzazione con la formazione di un organico sistema del verde (parchi urbani, parchi territoriali, parchi rurali, corridoi ecologici…).
Cederna fu favorevolmente colpito dallo studio che sembrava porre Padova all’avanguardia di un nuova concezione della pianificazione urbana e mi chiese di accompagnarlo il giorno successivo a visitare alcuni dei luoghi più interessanti (anche se quasi sconosciuti) del territorio periurbano.
Quella ricerca è stata alla base di molte delle battaglie ambientaliste degli anni successivi, con qualche significativo risultato, ed stato ripreso da un più recente progetto di Roberto Gambino (assessore Luisa Calimani) per la formazione del sistema del verde urbano.
Oggi però – soprattutto con la Variante perequativa – di questi studi e progetti ci si è completamente dimenticati e credo che Cederna avrebbe dovuto constatare come ancora una volta a Padova (si ricordi il precedente del Piano Piccinato del 1954, il secondo Piano Regolatore Generale approvato in Italia dopo quello di Milano, in perfetta sintonia con la cultura urbanistica europea di quegli anni) le concrete scelte urbanistiche ed il governo della città hanno seguito indirizzi del tutto opposti. Ci vediamo venerdì prossimo, un saluto.
Sergio Lironi

Edoardo Salzano e Sergio Lironi