La Giunta Bitonci continua ad erodere i pochi provvedimenti ambientalmente sostenibili della nostra città. Dopo l’addio alla seconda linea del tram e la vendita, per edificarla, di piazzale boschetti, ora l’amministrazione mette mano alla mobilità in centro. L’assessore alla Mobilità Stefano Grigoletto sta progettando di tenere i varchi della ZTL aperti più a lungo e costruire nuovi parcheggi a ridosso del centro.
“E’ evidente – dichiara Lucio Passi, portavoce di Legambiente Padova – che questi provvedimenti sortiranno l’effetto di attirare più automobili in centro, con il loro carico di congestionamento e inquinamento. Parcheggi che servono il centro ce ne sono già a iosa: Sarpi, Tommaseo, Fiera, Piazzale Boschetti, Piazza Insurrezione, San Biagio, Piazza Rabin (Prato della Valle), spesso mezzi vuoti. Non dimentichiamo poi le svariate aree di sosta a strisce blu, i parcheggi scambiatori per il tram (Pontevigodarzere e Guizza), che in pochi minuti porta in centro, senza contare una dozzina di autorimesse private. Non ne servono ancora. Non a caso diversi progetti di nuovi autosilos da costruire in project financing con i privati (valgano per tutti i silos di Piazza Rabin, Largo Europa e Piazza De Gasperi) sono stati abbandonati o sono in via di abbandono, perché i privati stessi ne hanno rilevato la diseconomicità (ovvero sarebbero rimesti mezzi vuoti). Rispunta poi l’idea di trasformare l’area dell’ex caserma Prandina in parcheggio: un’area che invece si presterebbe meglio pero offrire servizi alla comunità, un parco nella grande area verde, spazi di incontro e laboratori di formazione al lavoro negli edifici presenti. Come richiesto poco prima delle elezioni da decine di associazioni (vedi sotto la lista).
Insomma- continua Passi – l’Amministrazione Bitonci fa l’esatto contrario di quanto fanno le città più evolute e sostenibili che cercano di fermare le auto ai confini della città, sviluppando un forte mobilità pubblica o comunque alternativa all’auto. Qui invece si vuole riportarle addirittura in centro. Insomma un’idea di città da anni ’60. Ma le alternative per arrivare in centro ci sono già: il tram, i diretti piazze, una consolidata rete di piste ciclabili, il bike sharing, il car sharing, i servizio di trasporto merci dell’interporto (che potenziato eliminerebbe centinaia, di furgoni) e ancora con poca spesa e un buon servizio telematico si potrebbe dar vita al car poling (auto condivisa da più persone per chi si rece al lavoro in centro dalla stessa zona della città. Legambiente – conclude Passi – si augura un ripensamento dell’amministrazione o quanto meno l’invito l’estensione dell’invito al confronto non solo a residente ed esercenti ma anche alle associazioni ambientaliste.