Speculazione in zona Iris: 140 NUOVE ABITAZIONI NELL’AREA VERDE

 SPECULAZIONE IN ZONA IRIS

140 NUOVE ABITAZIONI NELL’AREA VERDE
Legambiente: NON SI PUO COSTRUIRE ANCORA IN QUELLA ZONA

Il nuovo progetto presentato in Comune è datato 6 dicembre 2013 e prevede 41.500 mc, pari a circa 140 nuovi appartamenti, da costruire nell’area verde compresa tra via Canestrini e via Forcellini a ridosso del parco Iris (vedi immagine). Tra i principali sottoscrittori la Iris srl, sui cui terreni sono statati costruiti i sei palazzi ERP tra via Canestrini e via Gerardo, e la RGL srl, società che dirige la Scuola d’Inglese.

Il progetto è assolutamente irricevibile – denuncia  Lucio Passi, portavoce di Legambiente sia sul piano formale, perché non tiene conto dell’esistente, sia sul piano sostanziale perché non è  possibile soffocare con altro cemento una delle ultime grandi aree verdi rimaste in città”.

Nel piano guida che accompagna la domanda dei proprietari inoltre, alcune delle nuove costruzioni da realizzare o delle aree verdi da cedere al Comune, sono erroneamente posizionate sopra a case già esistenti  e il verde residuo che dovrebbe rappresentare l’ampliamento del Parco Iris appare perciò maggiore di ciò che in realtà sarà. 

Un piano analogo era già stato respinto nel 2011, sotto la pressione di consiglieri sia di minoranza che di maggioranza  e il nuovo progetto, secondo Legambiente, è addirittura peggiore del precedente. “Quaranta dei nuovi appartamenti sono previsti proprio nel cuore del cuneo verde, dietro la Scuola d’Inglese, in mezzo ai filari di alberi che addirittura la Regione Veneto aveva chiesto di preservare. Come se non bastasse il piano prevede  anche il cambio della destinazione urbanistica dei terreni a verde pubblico attrezzato lungo via Gerardo, con la possibilità di costruire anche lì nuova edilizia residenziale. Il tutto in una zona soggetta a ripetuti allagamenti. Il Comune deve respingere con forza il progetto e contestualmente deve adottare soluzioni che scongiurino nuove colate di cemento. Soluzioni possibili esistono e le chiediamo da anni: è possibile spostare la cubatura togliendola dalle aree a rischio idraulico o, meglio ancora, cancellarla, come hanno fatto altri comuni italiani tra cui ad esempio Udine. Per questo con la campagna Via le Mani dalla città stiamo raccogliendo firme per chiedere ai candidati a Sindaco delle prossime elezioni  una taglio dell’abnorme possibilità di costruire prevista dal Piano Regolatore e dal PAT che hanno assolutamente sovrastimato la crescita della popolazione padovana. Le tragedie dovute al dissesto idrogeologico e alla cementificazione orami colpiscono sempre più di frequente il nostro paese;  siamo stanchi di continui proclami sullo stop al consumo di suolo che vengono regolarmente smentititi dai fatti. Chiediamo alle forze politiche, a partire dai candidati alle primarie del centro-sinistra, di dire chiaramente se vogliono lasciare che si costruisca ancora in quest’area così importante per la rete ecologica cittadina e così delicata sul fronte idraulico. Il problema è noto da anni e non si risolve certo spostando la cubatura di qualche centinaio di metri all’interno del cuneo verde”  conclude Passi.

LE RISPOSTE DEI CANDIDATI ALLE PRIMARIE DEL CENTRO SINISTRA

Alessandro Zan, (Facebook, 20/01/2014)
Zan: Padova deve respingere con forza nuove cementificazioni che soffocano la città, a cominciare dal recente progetto, presentato al Comune, per la costruzione di circa 140 appartamenti nell’area verde compresa tra via Canestrini e via Forcellini, a ridosso del parco Iris, zona peraltro ad alto rischio idraulico. Diciamo no a ulteriore consumo di suolo, aderendo senza indugi all’appello di Legambiente Padova! #padovalasceglitu

Francesco Fiore, (tramite Facebook, 20/01/2014)
Fiore: non posso che condividere totalmente, il nostro impegno va in direzione diametralmente opposta e lo spieghiamo nel programma qui, dove trattiamo tutti gli aspetti anche di questa situazione:  
Stop al Consumo di Suolo, rivedere il PRG e il PAT: In edilizia/urbanistica i punti cardine del programma sono due: 1) ‘Stop al Consumo di Territorio’, revisione del PRG (Piano Regolatore Generale) e del PAT (Piano di Assetto del Territorio); continua a leggere

Ivo Rossi, (Corriere del Veneto, 21/01/2014)
“… concordata con il vicesindaco reggente Ivo Rossi, la replica dell’assessore comunale all’Urbanistica, Marta Dalla Vecchia: «Abbiamo già esaminato questo nuovo piano e, in parole povere, l’abbiamo già rispedito al mittente. I proprietari dell’area infatti – sottolinea l’assessore – non hanno rispettato le indicazioni che avevamo dato loro circa due anni fa, quando nel respingere il progetto ne avevamo chiesto alcune modifiche. In particolare, avevamo domandato che le abitazioni fossero concentrate a Nord, quindi ad una certa distanza rispetto al Parco Iris. Ma, a questa nostra avvertenza, non hanno purtroppo dato alcun seguito.».

 


 

LA REPLICA DI LEGAMBIENTE E LE SOLUZIONI POSSIBILI

Parco Iris, scelte possibili al posto delle case.
Aggressione edilizia nell’area Iris con 140 nuovi alloggi previsti. E’ il colpo di coda delle perequazioni Riccoboni-Mariani-Rossi che stanno distruggendo i cunei verdi. Eliminare la colata di cemento è possibile: leggi le soluzioni suggerite da Legambiente e le diverse posizioni dei candidati alle primarie sull’argomento. [Continua a leggere]