TUTTI GLI ERRORI SULL’AUDITORIUM
La ricostruzione di molte scelte sbagliate

Legambiente, per bocca di Lorenzo Cabrelle del Direttivo dell’associazione, ripercorre tutti gli errori riguardanti la localizzazione dell’auditorium in Piazza Boschetti.

“La giunta Destro ha commesso il primo errore: avere aumentato per complessivi 34.000 metri cubi la volumetria edificabile all’interno dell’area Boschetti, accogliendo un’istanza speculativa della Provincia, il cui obiettivo era più quello di reperire risorse finanziarie.

Il secondo errore, commesso dalla giunta Zanonato, è stato la permuta, tra Comune e Provincia, della potenzialità edificatoria all’interno del PP1 con l’area Boschetti. La finalità di insediarvi il futuro Auditorium era certo più nobile di quella iniziale della Provincia, ma non sufficiente a giustificare la saturazione edilizia di una delle poche aree libere a ridosso del centro storico. Saturazione che compromette la possibilità di realizzare un fondamentale tassello del Parco delle Mura e delle Acque, che fa tutt’ora parte dei programmi di questa stessa amministrazione.

La successiva scoperta che la realizzazione dell’opera comporta un rischio per la Cappella di Giotto non ha portato ad abbandonare la scelta di piazzale Boschetti e a trasferire l’Auditorium in area più idonea.

Ora si legge che il vero motivo dell’insistenza nel confermare il progetto Kada è la paura che al comune venga contestato il danno patrimoniale derivante dalla rinuncia di sfruttare la potenzialità edificatoria di Piazzale Boschetti. Ma questo è un falso problema. Se il Comune si decide ad ammettere che la scelta dell’area è sbagliata, può adottare una variante che ripristini la destinazione a verde pubblico e trasferisca il volume previsto in altra area comunale. L’Auditorium, potrebbe essere inserito in un più ampio intervento di rigenerazione urbana di un’area da riqualificare, come ad esempio quella della Fiera, dove una vera Cittadella della Musica potrebbe essere l’inizio di quella riconversione in Distretto della Cultura, che il presidente onorario di Legambiente Padova, Sergio Lironi, ha proposto nell’ambito dei lavori di Agenda 21  e che è stata recepita nel PAT di Padova.

In conclusione, se il Sindaco riconoscere l’errore, le soluzioni ci sono. Se invece insiste sulle scelte fatte, sarà responsabile: della permanenza di un rischio per la Cappella di Giotto, che lo studio dei tre saggi non può escludere in assoluto, del conflitto visivo che “l’astronave di Kada” creerà con l’area degli Scrovegni e della perdita per il Parco delle Mura e delle Acque di un fondamentale tassello.”