A Padova vi sono due luoghi (uno in periferia, nei pressi dell’autostrada; l’altro centrale e molto frequentato) dove vive, in stato di abbandono, un numero rilevante di coniglietti nani. Si tratta di animali “rimpiccioliti” dall’uomo e riprodotti come animali d’affezione. Lasciati senza cure allo stato selvatico, si rifugiano in cunicoli sotterranei, ma non sono in grado – per caratteristiche e dimensioni – di sopravvivere in un ambiente urbano ostile, soprattutto a causa del traffico.
L’inverno scorso, i coniglietti della zona periferica sono stati decimati dal freddo, dalle malattie e dalla mancanza d’acqua e di cibo (pochi fili d’erba su una rotonda in mezzo al traffico, coperti di polvere e piombo). Sembra impossibile, ma qualcuno si è anche “divertito” (così ha ammesso sui giornali) a scannarli e a farli azzannare dai cani. Qualcuno che ha male interpretato il problema ha operato una vera e propria strage a colpi di carabina. Nella zona più centrale, qualcuno porta loro del cibo; attualmente però non siamo in grado di fornire il numero degli esemplari in difficoltà.
Chi per primo si è occupato di questa tragica situazione ha contattato veterinari, enti, associazioni e persino la Protezione civile che, già un paio d’anni fa, parlava di "fattorie didattiche", ma finora nulla è stato fatto. Sono state inviate varie segnalazioni ad alcuni quotidiani padovani, ma sono riuscite a rompere il muro di silenzio che avvolge questa vicenda.
Proponiamo che la nostra Amministrazione Comunale – attraverso l’Assessorato all’Ambiente – attui una campagna contro l’abbandono di queste bestiole, magari con l’aiuto finanziario di quei cittadini che hanno a cuore il problema.
Chi fra i lettori volesse aderire a questa campagna, può contattate la redazione di Ecopolis che ci metterà in contatto. Grazie.
Emanuela Battilana