Un errore il GRA sul Tavello

È trascorso poco tempo dall’ultima alluvione in Veneto, le indagini per individuarne i responsabili sono state interrotte ed il caso è stato praticamente archiviato. La memoria storica, purtroppo, sembra avere nel presente un peso sempre minore e si fa via via più evanescente. Tuttavia ignorare un problema non equivale a risolverne le cause: le alluvioni torneranno a fare danni sul nostro territorio, se si continua a governarlo con una politica cieca e incapace di prevenzione.

Un esempio di mancata prevenzione e tutela ambientale è il progetto del GRAP (Grande Raccordo Anulare di Padova), strada ad alto scorrimento progettata dalla Provincia di Padova addirittura all’interno di un’area protetta e una zona a rischio inondazione. Il WWF Padova vorrebbe richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica e soprattutto delle Autorità competenti su questo grave problema e più in generale sugli sventurati progetti che si stanno realizzando nel nostro territorio, progetti che porteranno ad una riduzione degli equilibri ambientali e ad una maggiore spesa in futuro per ripagare i danni dovuti a errata progettazione e scarsa manutenzione del territorio.

Nella bellissima zona denominata Tavello, sita appena fuori dall’abitato del centro di Limena, è prevista la realizzazione di un’opera che andrà letteralmente a devastare la bellezza e la naturalità del luogo e che metterà in pericolo la popolazione dell’ area nel caso si verificasse una piena della Brenta. Quest’incantevole area golenale, per il momento, è solo sfiorata dalla ex Strada Statale 47 Valsugana, ma proprio dove nel 1966 la Brenta allagò Limena e la campagna del Tavello, le Amministrazioni della Provincia e del Comune di Padova hanno deciso di realizzare il GRAP: una strada camionabile larga 10,5 metri che corre su un terrapieno alto 1,5 metri dal piano campagna e la cui realizzazione prevede l’abbattimento di parte dell’argine maestro del Brenta.

Oltre al disastro naturalistico, con il GRAP si realizzerebbe una mostruosità architettonico-paesaggistica, visto che il tracciato della strada prevede il passaggio nelle immediate vicinanze della seicentesca Villa Pacchierotti De Benedetti. Le amministrazioni Provinciale e Comunale di Padova sostengono che il GRAP è stato concepito nel pieno rispetto del PATI relativamente a zone di pregio paesaggistico e naturalistico, soggette a rischio idraulico e sismico (Limena rientra appieno in tutte queste categorie). Noi contestiamo queste affermazioni ed in particolare sottolineiamo che:
1)Il Tavello ricade in un’area protetta a livello europeo, inserita nella rete Natura2000: area SIC (Sito di Interesse Comunitario, Direttiva Europea "Habitat" 92/43/CEE) e ZPS (Zona di Protezione Speciale, Direttiva Europea "Uccelli" 79/409/CEE) con denominazione "Grave e Zone Umide della Brenta" e codice IT3260018.
2)Il Tavello è compreso nell’ambito di istituzione di un parco regionale (art. 33 del PTCR Parco del Medio Corso del Brenta).
3)Il Tavello è inserito negli Ambiti Naturalistici di Interesse Regionale (art. 19 del PTCR)
4)Villa Pacchierotti è inserita nell’elenco delle Ville Venete da tutelare.
5)Nell’area vi sono coltivazioni biologiche che sarebbero gravemente danneggiate dal passaggio di una strada e che devono invece essere tutelate e incentivate, come prevede il recente Piano di Gestione dell’area ZPS, redatto dalla Provincia di Padova.

Per inciso le tavole A.1.1 Carta dei Vincoli della Pianificazione Territoriale e A.2.1 Carta delle Invarianti di progetto del PATI, individuano l’area del Tavello come zona di media e alta pericolosità ai fini idraulici ed idrogeologici, oltre a riconoscere al suo interno aree boscate di pregio e paleoalvei. Inoltre le disposizioni di riferimento contenute negli artt. 13 e 17 della Normativa Tecnica del PATI sono volte alla massima tutela dell’area in questione. Anche il Sopraintendente Monti ha scritto in una sua lettera ufficiale del 16 Marzo 2005: “si ribadisce quanto già affermato sul luogo sull’incompatibilità del tracciato previsto per l’Orbitale con il rispetto del sito”.

Il WWF Padova, insieme ad altre associazioni ambientaliste e al Coordinamento NO-GRA, ha preso a cuore la tutela di questo polmone verde: un patrimonio di tutti, che sa regalare emozioni sempre nuove e forti, ed una pace che, sembra incredibile, si riesce ancora a trovare a pochi minuti da Padova.

Evidenziamo quindi l’ incoerenza dell’Amministrazione Provinciale di Padova, che da un parte redige un piano di gestione e tutela di un’area protetta, mentre dall’altra progetta sopra tale area una strada ad alto scorrimento. Va inoltre manifestata la difficoltà di ottenere informazioni sui progetti e accedere agli atti, un ostracismo da parte delle istituzioni pubbliche e dei rappresentanti eletti dai cittadini, che dovrebbero invece garantire trasparenza e legalità degli atti pubblici. Il silenzio attorno al progetto del GRAP sembra quasi dar ragione a chi, maliziosamente, lascia intendere che vi siano solo interessi speculativi di pochi privati dietro a quest’opera, decantata come di pubblico interesse. In realtà costruire nuove strade porta solo nuovo traffico, nuovi edifici, nuovi centri commerciali: un’azione contraria ad ogni logica di tutela del territorio, quel poco di territorio naturale e non urbanizzato ancora presente in Veneto.

Chiediamo dunque l’aiuto di tutti, Autorità competenti e privati cittadini, per salvare questo territorio e tutte le sue bellezze, affinché sia preservato per essere lasciato in eredità alle future generazioni, così come lo abbiamo ricevuto noi e possibilmente anche migliore, grazie a una maggiore tutela.

Maurizio Malè – Presidente WWF Padova ONLUS