Venerdì 4 maggio il sito di Gennaro Carotenuto riporta l’articolo di Massimo Calandri, apparso solo sulle pagine genovesi di Repubblica lo scorso 29 aprile.
L’articolo racconta il caso della condanna dello Stato per il pestaggio di una militante della Rete Lilliput a Genova, notizia censurata dai media che sta finalmente, almeno in Internet.
Ma sta girando soprattutto per merito di giornalisti coraggiosi e con memoria come Massimo Calandri de La Repubblica. Ancora una volta possiamo essere informati grazie alla rete.
Genova rimane un buco nero della pratica democratica. Speravamo fosse finita con la fine del governo Berlusconi, ma se il silenzio continua ci pare che l’acquiescenza dei media sia ormai totale. Per sapere cosa è successo clicca qui mentre per sapere cosa ne pensa – 11 giorni dopo – l’Unità clicca qui