URBANISTICA SELVAGGIA
Legambiente denuncia i primi danni dell’approvazione definitiva della variante urbanistica di Mariani

Non ha limiti la passione  per il cemento della Giunta Zanonato. Ieri l´assessore all´Urbanistica Luigi Mariani ha concesso altri 50 mila metri quadri di centri commerciali a Padova Est, vicino all´Ikea. “Evidentemente sono ormai lontani i tempi dell´inaugurazione del colosso svedese in cui tutto il centro sinistra definiva sbagliato lottizzare in quell´area” sbotta Lucio Passi, coordinatore di Legambiente.

 

L´Associazione nel frattempo punta il detto sui primi effetti negativi del ritorno dalla Regione della  Variante di PRG ai Servizi (una vera e propria Variante Generale al Piano Regolatore), sempre opera dell´Assessore Mariani, che permette edificazioni a Padova per due milioni di metri cubi nei residui cunei verdi e spazi liberi della città. “Alla stesura della variante- spiega Sergio Lironi,  Presidente di Legambiente Padova-  Mariani sostenne che avremmo visto quale contropartita delle nuove volumetrie edificabili concesse ai privati  nuovi importanti servizi urbani e spazi verdi non altrimenti realizzabili per carenza di fondi di bilancio. Invece i primi piani urbanistici attuativi sottoposti all´esame della Commissione Urbanistica rendono chiaro anche ai non “addetti ai lavori” quanto marginale sia, nella concreta applicazione dei meccanismi perequativi adottati per la nostra città, l´interesse pubblico rispetto agli interessi privati.” Lironi cita due esempi: Ponte di Brenta e Montà.

 

Nel caso di Ponte di Brenta l´intervento proposto unifica le aree di perequazione ambientale con alcune aree di “tutela dello stato di fatto” (ex serre condonate, che si trasformano in edilizia residenziale): un ambito decisamente infelice  in quanto inserito in una specie di “triangolo della morte” delimitato a sud dall´Autostrada Venezia-Brescia, ad est da uno svincolo della stessa autostrada e ad ovest dalla trafficatissima via San Marco. Benché a suo tempo Legambiente avesse contestato con apposita Osservazione (puntualmente respinta), la Variante estende l´area edificabile anche alle fasce di rispetto autostradale, per legge inedificabili in quanto passibili di futuri ampliamenti. Ovviamente sono proprio queste aree marginali quelle che il Piano di lottizzazione presentato prevede di cedere al Comune a beneficio della collettività, mentre la restante parte del lotto verrà edificata e gli appartamenti posti in vendita, pur in presenza di un tasso d´inquinamento ambientale devastante.

 

Anche a Montà una delle due lottizzazioni previste è posta nelle immediate vicinanze della tangenziale ovest di Padova e, sarà un caso, proprio in prossimità del cavalcavia è situata l´area ceduta per un intervento di edilizia residenziale pubblica. Nella seconda lottizzazione di Montà le aree da cedere al Comune sono in larga parte occupate da due vie di accesso alle abitazioni private e da parcheggi, che racchiudono un piccolo fazzoletto di verde.