Legambiente ed edizione Ambiente hanno presentato qualche mese fa la collana Verde-Nero, un progetto integrato di comunicazione sull’ecomafia, il cui obiettivo è raggiungere e informare un pubblico sempre più vasto circa i crimini ambientali che ogni giorno si consumano nel nostro Paese. Il progetto punta a sperimentare la comunicazione del tema “illegalità ambientale” attraverso nuovi linguaggi: adeguati al carattere del problema, ma di maggiore accessibilità al pubblico. Il linguaggio privilegiato è quello del “noir”, che presenta un’ottima attinenza rispetto ai molti fatti di cronaca documentati nel Rapporto Ecomafia.
Carlo Lucarelli, Niccolò Ammaniti, Massimo Carlotto, Giancarlo De Cataldo, Sandrone Dazieri, Piero Colaprico e tanti altri scrittori si impegneranno a dare forma di romanzo a storie che dovevano essere raccontate e che non possono essere dimenticate.
Sono già disponibili i 3 primi libri della collana
BESTIE di Sandrone Dazieri
Un piccolo albergo nelle valli della bergamasca. L’omicidio di un ragazzo di passaggio. Un cuoco con trascorsi da rapinatore costretto a reinventarsi investigatore. L’ombra delle Triadi cinesi e della criminalità organizzata. Tra oscuri rimedi orientali e ambientalisti arrabbiati, Sandrone Dazieri costruisce un noir appassionante e divertente, che ci racconta uno dei traffici più orrendi e redditizi del nostro presente: il traffico di animali esotici o protetti.
FOTOFINISH di Giacomo Cacciatore, Valentina Gebbia e Gery Palazzotto
Tre autori siciliani per altrettante storie – tragiche, ironiche, commoventi – sul mondo dei cavalli e delle corse clandestine. Racconti di legami spezzati dal cinismo di chi sugli animali specula, di chi li maltratta, di chi li "usa" senza pietà. In una Sicilia realistica, Cacciatore, Palazzotto e Gebbia delineano un quadro malinconico e brutale di ciò che ruota intorno alle corse clandestine: le scommesse, le torture, l’illegalità, i diritti calpestati, la morte. Su queste tracce gli autori scattano il loro raggelante "fotofinish" su un fenomeno che sfugge agli occhi dei più.
MELMA di Eraldo Baldini
Anno 2050, Italia. Da molto tempo ormai sono cessati gli attentati di stampo ecoterrorista che avevano sconvolto il pianeta in segno di disperata rivolta contro una situazione ambientale fattasi via via più insopportabile.
Il progetto di recupero dei siti compromessi ideato da una potente organizzazione internazionale, "il Dipartimento", sta per essere avviato quando la figlia del capo di quell’ente viene chissà perché rapita e, si ipotizza, tenuta prigioniera nell’Area 1, quella del Petrolchimico dell’Alto Adriatico, ora distrutto e abitato solo da una umanità reietta, marginale, apparentemente rassegnata. Toccherà a Padre Nelson Cattelan, scelto come intermediario, recarsi in quel luogo difficile in cui la natura si sta riappropriando delle rovine: una natura degenerata, mutante, ostile, anche a causa del "grande caldo" che sta sempre più attanagliando il pianeta.
Teresa Griggio