Valide ed interessanti idee per migliorare l’anello ciclabile dei Colli Euganei

Rispetto all’approvazione del progetto definitivo della parte nord dell’anello ciclabile dei Colli Euganei, le nostre Associazioni hanno presentato nel 2005 tutta una serie di osservazioni e proposte con l’obiettivo di contribuire alla migliore soluzione progettuale. A tali osservazioni non è mai stata data alcuna risposta, ma considerato il fatto che di recente la stessa Provincia ha apportato varie modifiche addirittura al progetto esecutivo già approvato (a Praglia e Teolo), riteniamo di doverle ribadire e riproporre (per il documento completo clicca qui), prima che inizino i lavori, almeno le più importanti.

  • ribadiamo l’opposizione alla soluzione progettuale adottata per il tratto antistante villa Lugli, a Bresseo di Teolo. Non è emerso un solo motivo che giustifichi la modifica apportata all’iniziale soluzione prospettata, quella che prevedeva di passare lungo il Rialto, restando in diretto contatto con lo storico contesto di villa Lugli. Aver abbandonato con la deviazione introdotta questo collegamento e aver dirottato il percorso su normali strade trafficate, ci pare una soluzione che peggiora sia dal punto di vista funzionale che da quello paesaggistico, il livello complessivo e il prestigio di tutto il progetto.
  • Non comprendiamo la costruzione di una nuova passerella sul Rialto quando nello stesso punto sono stati recentemente costruiti, ad opera del Consorzio di bonifica Bacchiglione Brenta, due larghissimi nuovi ponti destinati al solo traffico di qualche rarissimo mezzo agricolo.
  • Troviamo del tutto inopportune interruzioni alla continuità del percorso come quella introdotta in corrispondenza di v. S. Antonio a Treponti o come quella in corrispondenza del tratto in avvicinamento al centro di Treponti.
  • Sollecitiamo per l’attraversamento della linea ferroviaria Padova-Bologna una soluzione del tipo di quella già attuata per attraversare la stessa linea dopo Monselice, in località Marendole. Un sottopasso leggero, in destra idraulica, manterrebbe la pista fuori da strade trafficate (a differenza di quanto prevede ora il progetto), eviterebbe di costruire una passerella, seguirebbe un percorso più gradevole, lontano dall’area del depuratore.
  • Torniamo a chiedere che funzione abbia in questa fase progettuale la tratta 6 (che attraversa la valle Papafava), l’unica diramazione prevista su tutto il percorso, diramazione che non sembra peraltro finalizzata a nessun collegamento prestigioso.
  • Si richiamano tutte le osservazioni critiche fatte a numerose aree di sosta previste nel progetto. In particolare l’opportunità di spostare le aree di sosta S8 ed S9, da creare ex novo, in vicine aree che presentano una situazione fortemente degradata e per le quali in ogni caso si pone il problema di un loro indispensabile, doveroso recupero.

 

A seguito del recente accoglimento da parte della Provincia delle osservazioni presentate dai comuni di Teolo e di Rovolon (legato alle richieste dell’abate di Praglia) non possiamo non aggiungere due ulteriori rilievi. Poiché sono stati stralciati tratti a Praglia, in centro a Bastia e in prossimità di Treponti del progetto esecutivo già approvato, si chiede che nella scelta delle soluzioni alternative vengano sentite e coinvolte anche le nostre Associazioni. In ogni caso per Praglia auspichiamo che non si svilisca questo tratto, tra i più prestigiosi e significativi di tutto l’anello, con soluzioni di ripiego tipo quella di villa Lugli.

 

Oltre queste osservazioni richiamiamo l’attenzione sulla necessità che vengano quanto prima impostate tutta una serie di iniziative finalizzate a valorizzare nel suo complesso il progetto dell’anello. Proponiamo:

1. un attento esame della situazione della parte sud dell’anello che presenta limiti e carenze; 2. l’individuazione delle più convenienti diramazioni; 3. la predisposizione di un programma di iniziative politico-culturali per diffondere la conoscenza e la frequentazione di questa infrastruttura; 4. lo studio di iniziative per attivare la partecipazione di operatori pubblici e privati lungo tutto il percorso per dotarlo di tutti quei servizi di supporto necessari; 5. l‘individuazione di uno strumento operativo che consenta di controllare tutti quei progetti viabilistici che possono comportare vistose alterazioni funzionali e paesaggistiche lungo il percorso dell’anello.

Ribadire la piena disponibilità delle nostre Associazioni a dare il loro apporto collaborativo per il raggiungimento degli obiettivi proposti.

Associazioni del Coordinamento Colli Euganei