VERSO LA BICIPOLITANA
Ecco come realizzarla secondo ‘A ruota libera’

L’annuncio del Vicesindaco è dell’11 marzo scorso, anche Padova avrà la sua Bicipolitana. E’ una proposta avanzata da tempo da Legambiente e dalla rete di 9 associazioni A ruota Libera per realizzare la quale l’Amministrazione ha aperto un gruppo di lavoro, composto da tecnici comunali di diversi settori e aperto a esperti esterni. Dovrà dar vita alla ri-organizzazione delle piste ciclabili già esistenti per offrire ai cittadini una rete su cui muoversi in bicicletta. Il sistema è noto, perché adottato con successo in tante città. Ora, in occasione della riunione del tavolo tecnico che si terrà giovedì 22 marzo, Legambiente mette in file le proposte concrete.

“La bicipolitana, spiega Andrea Nicolello- Responsabile mobilità di Legambiente Padova – è il modo di mettere in rete una serie di ciclopercorsi urbani già esistenti garantendo che ci sia continuità, sicurezza e collegamento diretto quartieri/centro. Questo, come verificato nelle città dove è stata già realizzata, aumenta notevolmente gli spostamenti di persone che abbandonano i mezzi inquinanti scegliendo la bici.

Legambiente propone al Comune di realizzare 12 tracciati (più 3 bis), 1 circolare (l’anello delle Mura) ed alcuni archi di quartiere, individuati partendo dall’analisi di tratti ciclabili già realizzati.

Scarica la mappa in jpg (disegno su carta) oppure la tavola in pdf (da elaborazione in autocad).

Quasi tutti terminano in prossimità della ZTL. Questo perché nell’area del centro storico verrà realizzata la ciclabilità diffusa, cioè il doppio senso per le biciclette in strade con senso unico per le macchine.

I tracciati sono stati pensati per offrire a chi li percorre il tragitto più breve, rettilineo e scorrevole possibile tra i vari quartieri di Padova e il centro.

Attenzione, avvisa Nicolello – per realizzare la bicipolitana serve che il Comune intervenga per ridurre i tratti monchi ed eliminando gli attraversamenti pericolosi per trasformarli in percorsi continuativi, sicuri e scorrevoli. Inoltre serve un grande investimento sulla comunicazione.

Abbiamo individuato degli standard di qualità (scarica il documento) che chiediamo vengano adottati dall’Amministrazione, sia per realizzare le future infrastrutture, sia per ricucire i tratti monchi, che per mettere in sicurezza ciò che è stato fatto male negli ultimi anni.

In particolare i problemi da risolvere sono:

Rotatorie ed incroci pericolosi: devono essere tutte dotate di attraversamenti ciclopedonali rialzati su piastra, quadrotti di precedenza ed illuminazione specifica per l’attraversamento. Quelle realizzate negli ultimi 3 anni non lo sono (viale Codalunga, Buonarroti, Sarpi, Bronzetti…)

Promiscuità ciclo pedonale: è una soluzione progettuale utilizzabile solo in presenza di una larghezza minima che consente che i due vettori non entrino in conflitto.

Fluidità: devono essere rimossi tutti gli archetti dissuasori delle bici che causano fermate e l’impossibilità del transito a bicicargo o bicicarretto. Gli incroci sono regolati dal codice della strada e la precedenza va assegnata alle biciclette. Serve inserire dissuasori per le auto per garantire il diritto di precedenza alle bici/pedoni.

“I primi tre 3 nodi da mettere in sicurezza – conclude Nicolello sono: la Stazione (serve ripristino della corsia est ovest per le bici oggi sacrificata alle auto); la Stanga (rifacimento di tutti gli attraversamenti ciclopedonali su piastra rialzata);  Bassanello (realizzazione di una passerella a sbalzo per garantire il passaggio ciclabile).”

N.B. PER REALIZZARE LA MAPPA DELLA BICIPOLITANA LEGAMBIENTE HA UTILIZZATO LA CARTINA DEI PERCORSI CICLABILI DEL COMUNE, RIDISEGNANDOLA, COME DA LEGENDA ALLEGATA

MAPPA BICIPOLITANA (chi desiderasse ricevere la mappa in formato in autocad o in TIFF non compressso, scriva la propria mail destinataria a a.nicolello@legambientepadova.it che provvederà ad effettuare immediatamente un We Transfer)

LEGENDA DELLA MAPPA