ECOSISTEMA URBANO
Padova guadagna 10 posizioni, siamo a metà  del guado

“Padova esce finalmente dalla palude delle città fanalino di coda della classifica di Ecosistema urbano, viene così premiato il lavoro delle associazioni ambientaliste e dell’Assessorato all’Ambiente.” Così Lucio Passi, portavoce di Legambiente Padova, nel commentare i risultati ottenuti dalla città del Santo in Ecosistema urbano, la “fotografia ambientale” dei capoluoghi, scattata annualmente da Legambiente, in collaborazione con il Sole 24 ore: dal sessantaquattresimo posto è passata al cinquantaquattresimo. (VEDI TABELLE ALLEGATE)

 Con l’ultimo anno della gestione Bicciato Assessore all’ambiente (i dati sono infatti riferiti al 2008) Padova balza in avanti di dieci posizioni. Ma resta comunque la città media – “a metà del guado” – quasi ad incarnare quei capoluoghi italiani che si dibattono tra nuove vie di sviluppo sostenibile e le vecchie convinzioni che strade e cemento facciano modernità.

 Perché città media? Spiega Passi: “fatto 100 il punteggio massimo ricavato dalle performance ambientali delle città italiane – (ma nessuna città, nemmeno la migliore, Verbania va oltre il 70%, mentre la peggiore, Catania, si ferma al il 23 %) il risultato di Padova è di 49,53, appena al di sopra di quella che è la media dei capoluoghi italiani: 49,08. Saprà l’Assessore all’Ambiente Zan portarci nel Top della classifica nei prossimi anni? Il suo ruolo è importante ma non dipende solo da lui… c’è un’intera Giunta da convincere. E in ogni caso dobbiamo impegnarci tutti di più  perché resta ancora molto da fare. C’è bisogno che una città ricca come la nostra, con tanto di Università e punti di eccellenza economica, tecnologica e culturale decida seriamente di investire in qualità urbana e ambiente.

Comunque le premesse ci sono: la risalita di Padova si deve grazie ad alcuni balzi in avanti riguardanti politiche gestionali. Ad esempio si registra l’incremento dei passeggeri (147 viaggi per abitante contro i 139 dell’anno precedente) che usano il trasporto pubblico, che diminuisce anche le emissioni di co2: 473 grammi per passeggero trasportato contro i 496 dell’anno precedente: il Tram sta dando i suoi frutti. E infatti diminuiscono, anche se di poco, le auto circolanti: 58 ogni 100 abitanti, due di meno dell’anno precedente. Complice anche l’aumento delle piste ciclabili: 17,35 metri ogni 100 abitanti contro i 16 dell’anno precedente. Bene, anche per le politiche di promozione del risparmio energetico e delle energie rinnovabili.

Fin qui i risultati positivi. Tra quelli negativi un po’ tutti quelli che riguardano i consumi e gli sprechi: carburanti, elettricità, rifiuti, anche se un po’ la crisi economica, un po’ la crescita della consapevolezza ambientale indicano una lieve tendenza alla di munizione.  Pure la qualità o la gestione di beni comuni come aria, acqua, verde non fornisce ancora dati accettabili, anche se continua la diminuzione della la concentrazione media annuale del PM10: da 49 microgrammi per metro cubo d’aria a 44, comunque un dato fuorilegge.

Tabelle allegate: 1) Tabella sintetica di raffronto tra le città venete

2) Classifica generale di ecosistema urbano e variazioni con lo scorso anno

 

Nota

 

Giunge alla 16ª edizione «Ecosistema Urbano», l’annuale ricerca di Legambiente e dell’Istituto di Ricerche Ambiente Italia, realizzata con la collaborazione editoriale del Sole 24 Ore. I dati su 125 parametri ambientali – raccolti sulla base di questionari e interviste ai 103 comuni capoluogo di provincia e di altre fonti statistiche (anno di riferimento 2008) – sono sintetizzati in 29 indicatori di qualità ambientale, riconducibili a tre macro-classi. Ad ogni indicatore è assegnato un peso (punteggio), a seconda della sua rilevanza, la somma dei quali fornisce il punteggio finale della città.