NUOVA VIA GUIZZA DIMOSTRA LO STRABISMO DEL COMUNE SULLA MOBILITà
Abbiamo proposte alternative per una vera riqualificazione

Sono 1.700 le firme raccolte alla Guizza per dire No a questa nuova strada alla Guizza che attendono risposte dal Comune mentre da due giorni si sono visti all’opera i primi operai e ruspe. per un preliminare tracciamento.
Un segnale preoccupante e negativo.
Da un lato perchè ancora una volta questa Amministrazione non dialoga con i cittadini, dimenticandosi perfino di rispondere ad una petizione così importante. Lo fa oggi mandando i primi operai, lo ha fatto 10 mesi fa quando non ha concluso i lavori del Laboratorio partecipativo della Guizza: mesi di incontri voluti dall’assessore Scortegagna dove decine di persone si sono impegnate ma che non hanno visto nessuna decisione finale da parte dell’Amministrazione. Perchè non fu fatta l’assemblea finale con Rossi e Scortegagna per discutere degli scenari emersi dal laboratorio che proprio l’amministrazione aveva organizzato?
La vicenda della nuova via Guizza è significativa quindi per almeno due motivi.
In primo luogo perchè dimostra lo strabismo dell’Amministrazione che da un lato investe nel trasporto pubblico ma contemporaneamente vuol far partire di fronte al nuovo parcheggio scambiatore del tram una nuova strada di penetrazione per il traffico diretto in centro città. Qual è la politica complessiva sulla mobilità?
Dall’altra perchè dimostra l’incapacità di dialogo e confronto con i comitati e le associazioni. Alla Guizza il Comitato e Legambiente hanno sempre tenuto un atteggiamento di dialogo e confronto, chiedendo prima e partecipando poi ai lavori del laboratorio, fornendo idee e proposte alternative.
“Con 1.700 firme raccolte nel solo rione – dice Andrea Nicolello VicePresidente di Legambiente Padova – pretendiamo un incontro chiarificatore. Noi e il Comitato abbiamo elaborato una proposta differente rispetto a questa strada che causerà solo ulteriore intasamento al Bassanello e servirà il nuovo centro commerciale di Albignasego. Una proposta che tenga conto di quanto chiesto nel laboratorio e che sia in linea con le esigenze di riqualificazione del quartiere.
Oggi invece il Comune non fa altro che spostare di 200 metri in linea d’aria il problema inquinamento e favorisce la rendita fondiaria dei proprietari dei terreni a fianco del tracciato della nuova via Guizza, proprio là dove deve sorgere il nuovo parco”.